QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

LE GRANDI CIVILTA': I GRECI

Conoscere i greci significa scoprire le origini della nostra civiltà, capire meglio il presente attraverso quel lontano passato. In epoca preistorica, le popolazioni greche si indicano con il nome di Achei; il loro maggior centro fu Micene nell'Argolide, da cui partì la vittoriosa spedizione guidata da Agamennone contro Troia, impresa resa famosa dai poemi di Omero. La scrittura, appresa dai Fenici e successivamente perfezionata, e i poemi omerici (IX-VIII secolo) segnano l'inizio dell'età storica. Le popolazioni danno vita a piccole comunità autonome, ciascuna con moneta e leggi proprie: sono le polei o città-Stato, governate da un ristretto numero di nobili. L'economia, basata su agricoltura e pastorizia, non è florida e molti sono costretti a emigrare per cercare terre più fertili e nuove fonti di ricchezza. E' il periodo delle colonizzazioni, prima verso est (Asia Minore), poi verso ovest (Sicilia e Italia meridionale). In Grecia, intanto, alcune città-Stato si affermano sulle altre, creando forme di governo insolite per i tempi e fondamentali per il futuro di tutte le civiltà europee. Siamo nel VI-V secolo a.C. e, accanto a Sparta, modello di governo aristocratico e conservatore, nasce e si sviluppa la democrazia di Atene, la più importante delle città-Stato. Qui lo sviluppo del commercio aveva fatto comparire nuove classi sociali (mercanti, mediatori, artigiani), desiderose di non essere escluse dal governo. Alleatesi con i contadini, imposero riforme, come l'estensione dei diritti politici e la convocazione di assemblee a cui partecipavano tutti i cittadini, escluse le donne, i bambini e gli stranieri. Nel V secolo a.C. Atene raggiunse il massimo splendore anche nell'arte, nella letteratura e negli altri campi del sapere.

Una vita frugale
La popolazione di Atene del V-IV secolo a.C. si aggirava intorno alle 400 mila persone; di queste, 200 mila erano schiavi, 70 mila forestieri (detti meteci) e 130 mila ateniesi veri e propri. Le abitazioni erano piccole, scomode e senza servizi; l'arredamento era modesto e i pasti frugali; prevaleva il consumo di pesce e vegetali, prodotti a buon mercato, menre la carne era riservata a poche occasioni importanti. La gente trascorreva molto del suo tempo all'aperto, nelle piazze e nelle strade. Soltanto le donne, preposte ai lavori domestici, vivevano appartate in casa.

L'agorà
Al centro della polis c'era uno spiazzo aperto, chiamato agorà (raduno), dove si incontravano gli uomini per discutere gli affari importani della citta. Era il cuore della vita cittadina: vi si tenevano le assemblee, si svolgevano i processi, si passeggiava sotto i colonnati chiacchierando, si assisteva a gare di poesia e a giochi in onore degli dèi, si teneva il mercato.

Il lavoro
I Greci ritenevano che lavorare alle dipendenze di qualcuno equivalesse a essere schiavi e perciò preferivano il lavoro autonomo, che poteva essere quello del contadino sulla propria terra o dell'artigiano nella propria bottega. Gli artigiani erano aiutati da schiavi o da giovani apprendisti e lavoravano su ordinazione. Tra i mestieri più apprezzati vi era quello del vasaio, che con la creta produceva utensili domestici e vasi decorati così apprezzati che venivano esportati in tutto il Mediterraneo.

La scuola
Le scuole erano private e la frequenza non obbligatoria. In ogni caso, soltanto i maschi potevano accedervi. Imparavano a leggere, scrivere, contare con l'abaco (una specie di pallottoliere), suonare la lira, cantare, danzare, recitare versi. La base della cultura di un ragazzo ateniese era costituita dall'Iliade e dall'Odissea. Il pomeriggio era dedicato agli esercizi in palestra. A 15 anni il giovane poteva avviarsi a un mestiere come apprendista o approfondire gli studi con un maestro a pagamento, oppure seguire lezioni collettive (sempre a pagamento) tenute nell'agorà o nel ginnasio da filosofi.

Il teatro
Il teatro costituiva un momento importante per i Greci: le rappresentazioni avvenivano solo per 10 giorni all'anno. Si andava a teatro all'alba, si pagava l'entraa (se si poteva, altrimenti ci pensava lo Stato) e vi si trascorreva l'intera giornata. Nei brevi intervalli si consumavano cibi e bevande portati da casa. Lo spettacolo era costituito da 3 tragedie e da una breve farsa satiresca o da 5 commedie. L'interesse del pubblico era molto elevato.

Le olimpiadi
Ogni 4 anni nella città di Olimpia si svolgevano giochi sacri in onore di Zeus (Olimpiadi). Il pubblico accorreva da ogni parte della Grecia e anche dalle isole e dalle colonie. Si sospendevano persino le guerre in corso. Le prime Olimpiadi si svolsero nel 776 a.C. e su questa data si basava anche il calendario greco. Le gare più importanti erano quelle del pentathlon (corsa, lancio del disco, salto in lungo, lancio del giavellotto, lotta).