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LEV TOLSTOJ: GUERRA E PACE

L'AUTORE
Il conte Lev Tolstoj nasce nel 1828 in un paesino della steppa russa. Come tutta la nobiltà ricca, va spesso a Mosca e a Pietroburgo; in quest'ultima città si laurea in legge. Comincia a scrivere, poco dopo i vent'anni, quando è ufficiale zarista. Combatte contro i turchi; poi, lasciato l'esercito, inizia la stesura di quello che sarà il suo capolavoro, una fra le vette più alte della letteratura mondiale: Guerra e Pace, la vita della nobiltà e dei contadini russi durante l'invasione napoleonica.
In vecchiaia Tolstoj rompe con la famiglia e fugge di casa. Muore in viaggio, nel novembre del 1910.

LA TRAMA
Lo sfondo storico del romanzo (la più grande opera della letteratura narrativa russa e una delle più grandi della letteratura mondiale) è costituito dagli avvenimenti delle guerre portate in Europa dalle armate francesi di Napoleone, e in essi si incastrano le vicende di due nobili famiglie russe (i Bolkonskij e i Rostov) e le azioni di numerosi personaggi diversi. Il più importante è Pierre Bezuchov.

Il vecchio principe Bolkonskij ha due figli di temperamento diversissimo: Maria, timida e dolce, e Andrej, uomo intelligente e orgoglioso. Andrej dovrebbe sposare la giovanissima ed esuberante Natascia Rostova, ma resta ferito nella battaglia di Austerlitz e le nozze sono rimandate. Natascia si lascia travolgere dagli inganni di Anatolij Kuragin. L'avanzata delle armate napoleoniche travolge la Russia. Pierre Bezuchov tenta di uccidere Napoleone ed è preso prigioniero. Andrej è ferito mortalmente nella battaglia di Borodino. La strategia del generale russo Kutuzov e il tremendo inverno portano l'armata francese al disastro. In Russia, alla guerra subentra la pace. Lentamente le vicende dei personaggi arrivano a conclusione: Maria sposa Nikolaj, fratello di Natascia, e quest'ultima ritrova la serenità sposando Pierre che l'amava da sempre.

IL RISCATTO DI NATASCIA
E' uno dei personaggi più significativi del romanzo: appartiene alla nobile famiglia dei Rostov e viene presentata all'inizio giovane, molto bella, allegra e spensierata. I suoi interessi principali sono per i vestiti, i balli, la caccia, il gran mondo. Non è dotata di particolare intelligenza e sensibilità, ma è capace di gesti generosi: quando la sua famiglia fugge da Mosca, dove sta per entrare Napoleone, fa scaricare tutti i bagagli per far posto ai soldati russi feriti. Destinata a sposare il principe Andrej Bolkonskij, mentre questi è lontano s'innamora di un avventuriero, Anatolij, uomo egoista e da poco. L'esperienza  non le giova, anzi spegne la sua voglia di vivere. Fallito il piano di essere rapita da Anatolij per l'intervento di un'energica zia, rotto il fidanzamento con Andrej, Natascia si ritrova sola. Verso la fine del romanzo Tolstoj la presenta come una donna sciatta e banale, che ha perso l'allegria, la bellezza e ogni speranza. Soltanto l'amore di Pierre e il matrimonio con lui le ridanno un pò di serenità. Non ha più il fascino di un tempo, è invecchiata, e non solo esteriormente, ma ricopre con impegno il suo ruolo di moglie e di madre.

ANDREJ PERSONAGGIO COMPLESSO
E' la figura principale del romanzo. E' il rappresentante di una generazione superata, capace di gettarsi nei nuovi modi di vita, ma incapace di rinunciare al proprio clima e al proprio spirito. E' il personaggio più complesso, il più intelligente e il più simpatico. E' un aristocratico che disprezza il proprio mondo, ma che detesta il nuovo, fatto di compromessi, di gesti decisi e incontrollati.

PIERRE
Figlio naturale del conte Bezuchov, Pierre si trova, alla morte del padre, erede di una fortuna enorme e incapace di servirsene. E' l'opposto del principe Andrej: è espansivo, comunicativo, pieno di interesse per la vita che gli si muove intorno. La vita attiva non lo attrae, anche se è convinto che bisogna fare il bene ed essere utili; è debole di volontà e subisce l'influenza altrui invece di imporre la propria. Predomina in lui l'elemento emotivo, ma anche per lui come per Andrej la vita è una cosa molto seria, un alto compito morale.