QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

LA STORIA PRIMA DI CRISTO – PARTE 1

539 – Con la conquista di Babilonia, Ciro II diventa il signore di un vasto impero (noto anche come impero Achemide, dal nome di Achemeres, un antico sovrano persiano) che comprende l’Asia Minore, la Mesopotamia, la Siria, la Palestina e gran parte dell’altopiano iranico.

536 – In Atene, con le prime rappresentazioni del carro di Tespi, si dà inizio alle prime gare teatrali.

534 – Il re di Roma, Tarquino il Superbo, sconfigge i Volsci e i Sabini.

532 – Il matematico e filosofo Pitagora giunge a Crotone dove si fa animatore di una comunità di uomini e donne (scuola pitagorica).

530 -  Muore in battaglia contro i Massageti (popolazione nomade di stirpe iranica) Ciro il Grande. Gli succede sul trono persiano il figlio Cambise II.

525 – Il re persiano Cambise II marcia dalla Palestina verso Sud con propositi di conquista. Ogni resistenza crolla. Cambise viene incoronato faraone e l’Egitto diventa una provincia dell’impero persiano.

524 – In Italia il tiranno Aristodemo di Cuma, detto Malakòs (l’effeminato), sconfigge gli Etruschi.

522 – Sale sul trono della Persia Dario che assume il titolo di “re dei re”; dopo aver domato una serie di rivolte divide l’impero in satrapie (province) rette da un governatore (satrapo).

520 – Dario fa incidere su una parete di roccia alta 90 metri, a Bisitun, un resoconto di come avesse consolidato il proprio impero. L’iscrizione, che si può leggere ancora oggi, inizia così: “Io sono Dario re, il re dei re, il re della Persia, il grande re delle province..”.

519 – In Grecia Atene e Platea alleate sconfiggono Tebe.

517 – Il re Dario inizia la costruzione della “strada regia” (2500 chilometri) che congiunge Susa, prossima al Golfo Persico, con Sardi, nella Lidia.

515 – In Palestina viene terminata la ricostruzione del tempio di Gerusalemme.

510 – In Sardegna, sotto la guida di Asdrubale, i Cartaginesi conquistano definitivamente l’isola ponendo la parola fine alla civiltà nuragica.

509 – Secondo la tradizione, a Roma, con la cacciata del re Tarquinio il Superbo, viene abbattuta la monarchia e si costituisce la repubblica, con a capo due magistrati, detti consoli, scelti annualmente tra i patrizi.

506 – Gli Etruschi del re Porsenna vengono sconfitti presso Ariccia dai Latini: la sconfitta segna il netto declino della supremazia etrusca nel Lazio.

500 – La potenza degli arabi Sabei si estende fino al litorale etiopico. L’architetto Eupalinos di Megara progetta e dirige la costruzione a Samo di una galleria sotto il monte Kastro, lunga 1240 metri, dove passa un acquedotto per il rifornimento dell’acqua. Vive in questo periodo il filosofo cinese Lao-tzu, al quale vengono attribuiti i fondamenti della religione taoista.

Le gesta “eroiche” dei Romani
Siamo nel 509 avanti Cristo. Le varie città latine e sabine massacrano le guarnigioni romane e uniscono le loro forze con quelle di Porsenna, re degli Etruschi, che a capo di un esercito confederato marcia verso Roma. Contro questa invasione, Roma, a sentire i suoi storici, fa miracoli. Muzio Scevola, penetrato nell’accampamento di Porsenna per ucciderlo, sbaglia bersaglio e castiga da solo la proprio fallace mano, stendendola su un braciere ardente. Orazio Coclite blocca da solo tutto l’esercito nemico all’ingresso del ponte sul Tevere mentre i suoi compagni lo distruggono alle spalle. Ma la guerra viene persa e queste stesse leggende lo provano. La loro esaltazione costituisce uno dei primi esempi di “propaganda di guerra”. Quando un Paese subisce una disfatta, inventa o esagera dei “gloriosi episodi” su cui richiamare l’attenzione dei contemporanei e dei posteri e distrarla dal risultato complessivo.

L’inventore dell’ostracismo
Clistène, nel 510, era al governo della città di Atene. Fu lui a inaugurare quel sistema di autodifesa delle istituzioni democratiche che si chiama ostracismo. Ogni membro dell’Assemblea popolare, di cui facevano parte 6000 persone, cioè tutti i capifamiglia della città, poteva iscrivere su un coccio (in greco òstrakon) il nome di un cittadino che, secondo lui, costituiva una minaccia per lo Stato. Se questa anonima denuncia veniva sottoscritta da 3000 colleghi, il denunziato veniva spedito al confino per 10 anni senza bisogno di un processo che accertasse le sue colpe.
Era un principio ingiusto e oltremodo pericoloso perchè si prestava a ogni sorta di abuso. Ma gli ateniesi lo praticarono con moderazione, anche se non sempre con pertinenza, perchè nei quasi 100 anni che fu in uso venne applicato soltanto in dieci casi. E il colmo della saggezza forse lo mostrarono facendone bersaglio proprio colui che l’aveva inventato. Quando uno scrisse sulla lavagna il nome di Clistène, la denuncia raccolse i 3000 suffragi richiesti dalla legge: così l’inventore dell’ostracismo fu ostracizzato.

La potenza dei Persiani
Nel sesto secolo prima di Cristo, i Persiani, come una potente marea, conquistarono l’Assiria, la Babilonia e l’Egitto, si sovrapposero a tutte le civiltà dell’Asia occidentale e crearono un unico impero.
La Persia, intorno all’anno Mille, era stata invasa da un gran numero di Ari che provenivano dalla regione montuosa del Caucaso. Iran, il nome che i Persiani diedero al loro Paese, significa “terra degli Ari”. Gli Ari avevano fondato due regni: quello dei Medi, a Sud del Mar Caspio e il regno del Parsa (Persia) a Est del Golfo Persico.