QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

CLEOPATRA D'EGITTO

Il nome di Cleopatra fu preso nell'antichità da numerose principesse e regine in Macedonia, Siria ed Egitto. Ma la più importante di tutte fu quella che ebbe rapporti stretti e controversi con Roma: Cleopatra VII Filopatore, di cui si disse che, se avesse avuto il naso più lungo, sarebbe cambiata la storia. La curiosa definizione nasce dalla straordinaria bellezza di questa donna, che fu amata prima da Giulio Cesare e quindi dal grande rivale di Ottaviano, Marco Antonio. Le monete coniate nell'epoca non rendono il fascino della grande regina, ma le testimonianze non lasciano dubbi.

Salita al trono nel 51 a.C., quando aveva appena 18 anni, Cleopatra spartì dapprima il potere con il fratello Tolomeo Dioniso, contro il quale scese però presto in lotta. Sperando nel favore di Roma, e sapendo che Pompeo Magno si era dato alla fuga dopo una battaglia perduta con Giulio Cesare, il giovane sovrano finse di dargli accoglienza e lo fece invece assassinare. Gesto vile che tuttavia non servì a nulla. Dopo avere colto in lacrime la notizia che il suo grande avversario era stato ucciso, Cesare prese le parti di Cleopatra. Tolomeo, anch'egli battuto in guerra, fu tolto di mezzo.

Con il capo romano la splendida regina ebbe un lungo rapporto, dal quale nacque un figlio, Cesarione. Cleopatra era in riva al Tevere quando, negli Idi di marzo del 44, il dittatore cadde sotto il pugnale di Bruto e degli altri congiurati. Tornata nella sua terra, liberatasi  da un altro fratello che Cesare le aveva posto accanto, trovò un secondo protettore in Antonio. Gli andò incontro dopo la battaglia di Filippi, lo fece innamorare, cominciò con lui una vita di lusso e di piaceri. Nacquero ancora 3 figli, ai quali il romano concesse titoli e territori. Ma oramai si avvicinava la rottura fra Antonio e Ottaviano. Lo scontro decisivo avvenne sul mare presso Azio, nel 31 a.C.. Visto che la sua flotta veniva sopraffatta, Cleopatra si diede alla fuga seguita da Antonio, che si tolse poco dopo la vita. La medesima sorte subì lei, non senza però aver tentato di sedurre anche Ottaviano. Sapendo che avrebbe dovuto figurare come prigioniera nel trionfo del generale romano, la regina preferì la morte. Ottaviano, implacabile, fece uccidere anche il giovane Cesarione.

Da Giulio Cesare dentro un tappeto
Si racconta che Cleopatra, per poter incontrare Cesare, si fece avvolgere da un servitore in un tappeto, srotolato in quale lo stupito romano si vide comparire, nelle proprie stanze, quella inattesa ospite. Doveva essere quindi una donna agile e leggera, come l'ha raffigurata George Bernard Shaw in una sua famosa commedia. Spiritosa e colta, padrona delle lingue mediterranee, abituata a primeggiare a Corte e in qualsiasi salotto, Cleopatra affascinava non solo con la sua bellezza ma anche con la sua straordinaria personalità. Non poteva essere altrimenti, se dopo 2000 anni il suo nome è ancora celebrato.

Fu un aspide o un pugnale?
Stando alla leggenda, la regina si fece servire un cesto di frutta dentro il quale si allungava un aspide, un serpentello dal morso mortale. Gli storici hanno però i loro dubbi, condivisi dai naturalisti. O si trattava di un cobra o, più probabilmente, Cleopatra si diede la morte - o se la fece dare - con un pugnale. Né è escluso che si sia avvelenata con una qualche pozione, senza affrontare i denti acuti del rettile. Tuttavia la versione più romanzesca è tuttora viva: e in ogni quadro la bella egiziana viene rappresentata insieme al suo serpente, pronta ad avvelenarsi.