QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

LUIGI EINAUDI

Luigi Einaudi, il primo capo dello Stato eletto dal Parlamento repubblicano, era nato a Carrù (CN) il 24 marzo 1874. Laureatosi in legge, nel 1902 era già docente di scienza delle finanze all’università di Torino. Due anni dopo passò a insegnare la stessa materia alla Bocconi di Milano ed ebbe l’incarico di economia politica e legislazione industriale presso la scuola di ingegneria del Politecnico milanese. Nell’ottobre del 1919 Francesco Saverio Nitti lo nominò senatore del Regno. Collaboratore del “Corriere della sera”, lasciò la prestigiosa testata quando il fascismo costrinse al ritiro la direzione Albertini. Dal 1908 al 1935 fu direttore della rassegna mensile “La Riforma sociale”, anch’essa chiusa per volere del regime. Dette quindi vita alla “Rivista di storia economica”. Dopo il 25 luglio 1943 fu chiamato a rivestire la carica di rettore dell’ateneo torinese e riprese a collaborare al “Corriere”. All’annuncio della firma dell’armistizio, l’8 settembre, riparò in Svizzera, dove l’università di Ginevra gli offrì una cattedra. Rientrato in Italia, dal 5 gennaio 1945 fino all’elezione a presidente della repubblica fu governatore della Banca d’Italia. Eletto nelle file del PLI alla Costituente, nella veste di vicepresidente del consiglio e di ministro del bilancio del IV ministero De Gasperi fu l’artefice della politica economica tesa a stabilizzare la lira attraverso una severa stretta creditizia. Il suo settennato al Quirinale si caratterizzò per un’estrema correttezza istituzionale. Morì a Roma il 30 ottobre 1961. Dopo i funerali di Stato la sua salma venne traslata nel cimitero di Dogliani (CN).