QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

GUERRA E PACE – LEONE TOLSTOJ

Leone Tolstoj, uno dei maggiori romanzieri russi dell’Ottocento, scrisse un libro bellissimo e molto famoso, Guerra e pace, ambientato nell’età napoleonica.

Il libro narra la storia di tre famiglie aristocratiche, i Rostov, i Bolkonskij, i Bezuchov, legate fra loro da parentele e amicizie, la cui storia si intreccia con quella di altri personaggi sullo sfondo della Russia di inizio secolo.
Nel 1805 il principe Andreij Bolkonskij, bello, intelligente, orgoglioso, viene ferito nella battaglia di Austerlitz: la sua avversione nei confronti di Napoleone è attenuata da una sorta di ammirazione per l’eroe vittorioso. Ritornato a Mosca, conosce a un ballo la giovanissima e affascinante Natascia Rostova, che si innamora perdutamente di lui. Attratto dalla freschezza e dall’ingenuità della ragazza, Andreij si fidanza con lei, poco prima di partire per la guerra: Napoleone sta per invadere la Russia e il generale Kutuzov chiama intorno a sé i migliori ufficiali.

Natascia, benché protetta dalla famiglia, si sente sperduta e accetta la corte di Anatol, un cinico dongiovanni che la convince a fuggire con lui. Il progetto non si realizza, ma la notizia si diffonde e Natascia, nella sua lealtà, rompe il fidanzamento con Andreij. Ha inizio la penetrazione in Russia delle truppe napoleoniche: la difesa del Paese richiede uno sforzo gigantesco cui concorre tutta la popolazione. I contadini abbandonano i villaggi dopo averli incendiati e si dirigono verso l’interno, ma i nemici incalzano e la fuga si trasforma in esodo. Anche Natascia e la sua famiglia lasciano Mosca con una folla di feriti: riconosciuto Andreij in uno di questi, ella si dedica in modo esclusivo a curare l’antico innamorato che però muore dopo una lunga agonia.

Napoleone arriva a Mosca: nella città che brucia, una amara riflessione lo persuade della necessità di ritirarsi. Spinto da un vago progetto di uccidere l’imperatore francese, Pierre Bezuchov, un amico di Andreij, da sempre segretamente innamorato di Natascia, mentre vaga nel caos della capitale in fiamme viene arrestato dai francesi e incolonnato con gli altri prigionieri russi sulla strada della ritirata. Qui Pierre viene in contatto con un’umanità prima sconosciuta: quella dei contadini poveri e rassegnati, le vere vittime della guerra.

Per una serie di casi imprevisti, Pierre riesce a far ritorno a Mosca. Ormai il pericolo è lontano, Napoleone sconfitto, la Russia salva. Con il matrimonio di Pierre e Natascia si conclude il romanzo (denso di personaggi e storie collaterali) in cui Tolstoj riesce stupendamente a esprimere e a comunicare tutta la pietà che la guerra gli ispira, tutta la speranza che la pace gli infonde.