QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

LA MEGATTERA

Megaptera novaeangliae
Famiglia: Balenotteridi

Caratteristiche: Lunghezza senza coda 12-18 m, peso 25-33 t. La femmina è un po’ più grande del maschio. Colorazione nera nella parte superiore, da grigio maculata a bianca in quella inferiore; pinne pettorali strette e molto lunghe; capo e margine delle pinne pettorali con numerose protuberanze; pinna caudale irregolarmente dentellata sul margine posteriore; 15-40 solchi golari; fanoni neri; soffio molto ampio, alto solo 2 m.

Diffusione: in tutto il mondo nei grandi oceani.

Habitat: acque costiere ricche di cibo.

Abitudini: vive in gruppi familiari composti da 3 a 20 individui al massimo; nuota molto lentamente; a volte salta fuori dall’acqua con tutto il corpo; migrazioni stagionali regolari tra zone polari ricche di cibo e zone tropicali e sub-tropicali in cui sverna; emette vari suoni sott’acqua.

Alimentazione: piccoli gamberi del plancton, anche piccoli pesci di branco.

Riproduzione: periodo di accoppiamento (nell’emisfero settentrionale) IV; gestazione 10 mesi; ogni 2 anni 1 piccolo (rari i gemelli), che viene allattato per almeno 6 mesi.

A confronto con gli altri Balenotteridi, la megattera appare tozza e pesante. La sua velocità, di soli 3-8 km/h, è una delle più basse tra i Cetacei e poiché staziona in prevalenza vicino alla costa è sempre stata una preda particolarmente facile per i balenieri. Un tempo era tra le specie animali maggiormente minacciate di estinzione.
Nelle loro migrazioni da Nord a Sud le megattere si mantengono “tradizionalmente” su percorsi fissi. Le megattere dell’Atlantico settentrionale migrano in primavera nel Mar Glaciale Artico passando tra la Groenlandia e l’Islanda e aggirando le Spritzbergen, e in autunno si spostano nuovamente verso Sud lungo le coste norvegesi oltrepassando le isole britanniche per arrivare al largo della costa occidentale spagnola. I grandi Misticeti non dispongono di un sistema di ecolocalizzazione come gli Odontoceti, tuttavia non sono muti. Nelle zone in cui si riproducono le megattere “cantano” sott’acqua lunghe canzoni che, registrate con microfoni subacquei, sono perfino entrate in commercio su disco. Assomigliano a musica elettronica mista ad un russare, a grida di gabbiani e rumore di porte che scricchiolano. I Cetacei non riproducono sempre meglio una stessa melodia appresa una volta per tutte, come fanno gli uccelli canori, ma “compongono” ogni anno nuove canzoni. Probabilmente questi canti servono a stabilire contatti tra conspecifici o per la ricerca del partner. Di solito i Cetacei non cantano tutti contemporaneamente, ma lasciano, come cortesi interlocutori, che ciascuno abbia terminato.